Durante
le vacanze in montagna, dopo un'intera giornata di pioggia, quando
finalmente il cielo era tornato sereno, siamo usciti nel tardo
pomeriggio a fare una camminata.
Il
vento soffiava forte e freddo, e anche se era inizio agosto sembrava
di essere in una giornata di fine autunno ed eravamo felici delle
nostre felpe e dei nostri foulard intorno al collo.
Cammina
cammina, siamo arrivati in un bosco di alti larici.
I
larici non sono alberi esteticamente speciali se visti da soli: alti,
sottili e un po' spelacchiati, sembrano dei sempreverdi ma in realtà
perdono tutti i loro aghi d'inverno.
Un
insieme di larici invece è molto bello: quando crescono abbastanza
vicini fanno una bella macchia di verde e se si guardano con
attenzione si nota che oscillano lievemente nel vento creando un
effetto molto rilassante. Chi conosce bene come me la casa di
montagna di Ferrara di Monte Baldo sa di cosa parlo, l'oscillare
lento dei larici è è lo spettacolo più affascinante da osservare
dalla terrazza dopo il panorama sui monti.
Per
tornare alla nostra passeggiata, quel giorno il vento era piuttosto
forte e il pomeriggio già molto inoltrato, questo insieme di fattori
ci ha trasportati in un mondo incantato e fiabesco. Guardando il
muoversi degli alberi e sentendo l'ululare del vento, i bambini
camminavano con il naso all'insù (qua potete vedere un breve video)
e Lily ha esclamato "E' stupendo questo balletto degli alberi e
la musica del vento!".
Un'altra
volta il vento aveva trasformato il mondo intorno a noi in una cosa
straordinaria: come al mare la nostra gita a Capo Testa era diventata
un'esperienza mozza fiato, questa banale passeggiata nel bosco era
diventata una passeggiata fiabesca.
Nessuno
voleva tornare a casa in quest'atmosfera magica e abbiamo continuato
a camminare ancora molto, più silenziosi del solito, più
trasognati. Ad un tratto abbiamo scoperto dei sassi colorati da
qualcuno: un sasso a forma di casetta, una rana, uno scorpione, una
tartaruga...e nella fantasia collettiva queste cose si sono animate,
sono diventate reali e sono nati racconti fantastici che ancora oggi
i bambini si ripetono.
Solo
il freddo crescente e l'ora tarda mi hanno aiutato ad impormi per
riportare la truppa a casa.
Il
giorno dopo sono venuti a trovarci degli amici e i bambini hanno
insistito a riandare nello stesso bosco, con promesse di un bosco
magico ai loro amici.
Credo
che tutti siano rimasti un pochino delusi...il vento della sera prima
non c'era più, anche la luce della sera era soppiantata dal sole di
mezzogiorno, l'atmosfera incantata era scomparsa.
La
passeggiata è stata bellissima comunque, anche se diversa, ed è
culminata con la costruzione di due splendide capanne nel folto del
bosco.
Ancora
una volta la fantasia dei bambini ha preso il sopravvento e un'altra
grande avventura ci è stata regalata dal nostro bosco incantato.
Siamo
andati ancora e ancora in questo bosco, come anche oggi mentre
scrivo, ed ogni volta un nuovo gioco, una nuova avventura, una nuova
caratteristica ci ha accompagnato: gli insetti che vi pullulano:
dagli scarafaggi argentati ad un intero condominio a più piani in un
tronco scavato dalle formiche, i frutti del bosco con i suoi dolci
lamponi e i suoi misteriosi funghi, ma anche la resina che cola, le
tane di topi e talpe che si scovano in giro, gli alberi caduti e le
radici divelte, e...continuo?
Forse
già così vi ho fatto venire abbastanza voglia di andare a
passeggiare in un bosco il prossimo weekend. Ricordate di venire poi
a raccontarmi lo spettacolo che più vi ha affascinato!
PS: oggi siamo andati a controllare se le capanne sono ancora in piedi...ebbene sì! A tre settimane da quando le abbiamo costruite, resistono ancora!!!!