Psicomotricità: la memoria

Che ne dite se vi porto con me a una lezione di psicomotricità?
Oggi l'argomento dei più grandicelli (4-5 anni) era la memoria, e la lezione si è rivelata molto utile non solo per la memoria ma anche per la concentrazione e l'attenzione, qualità che ultimamente scarseggiano sempre più tra i bambini.  

Dopo i soliti rituali di accoglienza e un'introduzione della nostra marionetta Mimì su cos'è la memoria, abbiamo fatto le seguenti attività :


 1. Memoria a "lungo termine" (comunque limitata ai 45 minuti di lezione): ad ogni bambino ho chiesto il proprio nome e una parola qualsiasi che gli venisse in mente, ho scritto tutto su un foglio raccomandandomi di ricordarsi la parola fino alla fine. Come ultima cosa del nostro incontro ho richiesto a ciascuno la parola dettami all'inizio (circa un 10% non la ricordava). 


 2. Memoria e movimento: ho disposto in mezzo al cerchio 10 oggetti differenti e li abbiamo nominati insieme, quindi li ho coperti con un foulard e ho fatto correre i bambini al ritmo di una canzone mentre io di nascosto toglievo uno degli oggetti. Ho poi spento la musica e ho tolto il foulard e...silenzio imbarazzante...quasi nessuno si ricordava l'oggetto mancante! Rifacendo poi il gioco più volte e aumentando via via il numero degli oggetti tolti i bambini si sono infervorati e alla fine riuscivano a ricordare tutti gli oggetti presenti sotto al foulard. 


 3. Memory gigante: questo è un gioco molto facile da realizzare e segue il principio del classico gioco del memory. Ho preso 20 piatti di plastica rossa e vi ho attaccato delle coppie di oggetti (per es: puffo e puffetta, due diverse conchiglie, 2 scarpine di neonato, due guanti spaiati, due ciucci, 2 macchinine ecc.) Ho diviso i bambini in 2 squadre e a turno ogni bambino poteva venire a girare due piatti e così cercare di fare un punto per la propria squadra. 



Memory gigante
4. Memoria e lavoro di squadra: ho fatto mettere i componenti della "squadra A" ciascuno in un grande cerchio di plastica (disposti uno accanto all'altro) e ho fatto memorizzare la loro posizione ai bambini della "squadra B" rimasta seduta. Poi mentre i bambini seduti chiudevano gli occhi ho fatto cambiare di posto tra di loro i bambini nei cerchi. 
Il compito per la squadra B è stato poi quello di alzarsi e (con delicatezza) rimettere i bambini della squadra A nei cerchi di origine. Questo gioco riesce quasi sempre se c'è un buon lavoro di squadra!

Spero che a qualcuno di voi queste attività possano tornare utili!

Buon weekend a tutti! 

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Quest'attività è presa dal mio libro "Psicomotricità con mamma e papà" acquistabile su Amazon sia in formato cartaceo che digitale!